Un ponte culturale tra la Liguria e il Piemonte: tornano i Convegni

Il 27 settembre al Teatro Santa Rosa di Carcare un evento di portata nazionale con illustri relatori del mondo accademico.

CARCARE
Tornano dopo nove anni di attesa i “Convegni liguri-piemontesi. Un ponte culturale tra Liguria e Piemonte”. L’appuntamento, immancabile, è per sabato 27 settembre al Teatro Santa Rosa di Carcare. Il tema del convegno sarà: “I fantasmi del realismo nella letteratura ligure e piemontese fra Otto e Novecento”.

I primi “Convegni Liguri-Piemontesi”, il cui Comitato scientifico era presieduto dal compianto professor Giorgio Barberi Squarotti, si sono svolti tra il 2005 e il 2016, ospitando oltre 60 relatori tra docenti universitari italiani e stranieri, giovani studiosi e cultori della materia, producendo ben 126 relazioni. Interrottisi nel 2017, con la scomparsa del loro ideatore, ora riprendono con ritrovato entusiasmo grazie a un rinnovato Comitato scientifico presieduto dal professor Gianluigi Beccaria e composto tra gli altri dai professori Giacomo Amoretti e Alberto Beniscelli (docenti emeriti di Letteratura italiana all’Università di Genova), Valter Boggione e Giovanni Barberi Squarotti (ordinari di Letteratura italiana all’Università di Torino), Gianfranca Lavezzi (docente emerita di Letteratura italiana all’Università di Pavia), Luciano Curreri (ordinario di Letteratura italiana all’Università del Piemonte
Orientale), Luca Beltrami e Matteo Navone (associati di letteratura italiana all’Università di Genova). Ricostituito anche il Comitato organizzativo che conta tra i suoi membri le professoresse Maria Teresa Gostoni e Paola Salmoiraghi, dirigenti scolastiche, Beatrice Scarrone, assessore alla cultura del Comune di Carcare, Elena Foddis in rappresentanza del teatro Santa Rosa, Ettore Secco, sindaco di Bosia e molti altri che coadiuvano l’azione dell’Associazione “A.B. – In memoria di Anna Brocero”, promotrice dei Convegni.


«Se la cultura, l’arte, la letteratura sono da sempre e ovunque, per loro natura, strumenti fondamentali della costruzione identitaria di una comunità, collanti sociali e volani di promozione sociale dunque, ma anche potenziali volani di crescita economica, ciò vale a maggior ragione oggi, nella fluidità dell’era post-moderna in cerca di nuovi punti di riferimento ideali, appiattita su un imperfetto e ormai largamente fallito progetto di globalizzazione, per non parlare dei preoccupanti scenari politici mondiali – spiega il professor Giannino Balbise ancor più vale per le regioni Liguria e Piemonte, che sono, in qualche misura, figlie di due tramonti – della civiltà contadina e della civiltà industriale – e, in specie, per quell’ampia fascia di entroterra di Liguria e di basso Piemonte nella quale, storicamente, le rispettive culture si sono con maggiore assiduità incontrate, confrontate, intrecciate: quelle terre “intermedie”, di varco e di frontiera, che sono naturali laboratori di cultura materiale e immateriale. Per questo, non a caso, i Convegni Liguri Piemontesi hanno scelto come loro sedi preferenziali le città di Bosia, per il Piemonte, e di Carcare, per la Liguria».

I “Convegni” rappresentano dunque un’occasione di incontro e di confronto, ma allo stesso tempo di approfondimento e di stimolo su un tema, quello di questa edizione che trascende dalla sua storicità per calarsi in un’attualità inattesa: “I fantasmi del realismo nella letteratura ligure e piemontese fra Otto e Novecento”.

Il programma della giornata è suddiviso in due sezioni: quella mattutina presieduta dal professor Gianluigi Beccaria e quella pomeridiana presieduta del professor Alberto Beniscelli. I lavori inizieranno alle ore 9.30 con i saluti istituzionali e proseguiranno con gli interventi e relazioni dei vari relatori, dopo il pranzo conviviale la rassegna riprenderà alle ore 15.00 fino alle ore 17.00 con la conclusione lavori e presentazione dei volumi degli Atti Convegni liguri- piemontesi 2005-2016.
I “Convegni” oltre che per l’elevata portata culturale e scientifica, rappresentano anche un importante strumento didattico-formativo. Infatti per gli argomenti trattati sono aperti alla partecipazione degli studenti delle scuole superiori, con la possibilità, previo accordo con le autorità scolastiche competenti, del riconoscimento dei crediti formativi.

A seguire il programma dell’evento.

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