“Franco Piccinelli Day”
Domenica 15 dicembre 2024 a Bosia
Domenica 15 dicembre alle ore 15.00, a Bosia (Cuneo), presso il Salone dei Sindaci, si terrà la presentazione del volume “Il cuore all’antica, la mente nel futuro. Antologia tematica delle opere di Franco Piccinelli”.
L’evento sarà condotto dal presentatore radiofonico Fabio Gallina di Radio Vallebelbo, mentre l’attrice Chiara Buratti, durante la presentazione del libro, leggerà passi delle opere di Franco Piccinelli.
A ricordare il grandioso “cantore” delle Langhe interverranno a testimoniare personalità di rilievo di Enti e Associazioni e responsabili del mondo della Pallapugno (di cui Piccinelli è stato Presidente Nazionale per 17 anni e di cui tanto ha raccontato nei suoi scritti).
Durante la manifestazione si vedrà anche la presentazione dell’Associazione APS “A.B.” (da cui edito il volume) e dei Convegni Liguri-Piemontesi con la guida dei prof. Gianluigi Beccaria e Giannino Balbis.
Alla fine della manifestazione è previsto un buffet per tutti gli ospiti.
“Il cuore all’antica, la mente nel futuro”
Questo volume è un’antologia tematica delle opere di Franco Piccinelli: un doveroso omaggio al grande scrittore, nel decennale della sua scomparsa, ma anche un’importante occasione di divulgazione dei suoi scritti presso la generalità dei lettori, ma soprattutto a beneficio dei più giovani, dentro e fuori la scuola. L’opera di Piccinelli, infatti, al di là dei suoi pregi letterari, ha una notevole valenza formativa, essendo per intero dedicata a documentare, raccontare e interpretare la storia della civiltà contadina , dal secondo Ottocento a tutto il Novecento, nel suo progressivo tramontare e arrendersi alla nuova civiltà dell’industria, della tecnologia, del mercato, della globalizzazione, con tutti gli slanci e i traumi, le attese e i fallimenti, le conquiste e le perdite che questo trapasso ha comportato e tuttora comporta nell’esistenza di tutti noi. L’obiettivo di Piccinelli punta in prevalenza sulle Langhe, senza trascurare tuttavia i più ampi orizzonti regionali e nazionali, per dare vita – in veste ora di narratore e poeta, ora di giornalista e saggista- ad una profonda, lucida, empatica esplorazione dei destini umani coinvolti, attivamente o passivamente, da protagonisti o da vittime, in quel processo di mutazione socio-economica, culturale e antropologica che Pasolini ebbe a definire il “trauma italiano” nel Novecento.