ALLUVIONE Il fantasma di novembre 2016 riapparso nelle frazioni isolate
Terminato (per ora) l’incubo isolamento per gli orfani del Ponte delle Fucine. Il guado, sostituto del “gigante distrutto” dell’alluvione 2016, è nuovamente agibile, dopo i giorni critici delle ultime piogge. Il passaggio, unica via di collegamento col mondo esterno per 57 murialdesi, è stato ostruito per un paio di giorni dalle acque del Bormida. «Le precipitazioni non hanno perdonato -racconta il sindaco di Murialdo Ezio Salvetto, diretto interessato- in poche ore sono caduti 110 millimetri di pioggia, il doppio rispetto alla media. Il fiume ha sommerso il guado, la corrente ha eroso le sponde e dato il colpo di grazia alla viabilità. Nei primi momenti ci siamo attivati liberando la vecchia strada sterrata di località Grassi, verso Isoletta». Con tutti i disagi del caso: pendolari costretti ad odissee interminabili e cittadini esclusi dai servizi di base. In particolare, la Croce Verde di Murialdo ha dovuto munirsi di un fuoristrada-ambulanza, ottenuta in prestito dalla Bianca d’Albenga per intercessione del 118. Una situazione risolta prontamente, con i lavori terminati lo scorso venerdì:«Un ringraziamento va rivolto a tutte le autorità – continua Salvetto – la Prefettura, i carabinieri, le istituzioni, come anche alla Croce di Albenga e il servizio Savona Soccorso: hanno dimostrato grande disponibilità ed appoggio. I lavori in somma urgenza sono stati ultimati: il passaggio è stato liberato e i detriti rimossi. Inoltre, ci siamo assicurati il rafforzamento delle sponde, onde garantire maggiore stabilità e sicurezza per tutte le evenienze». In ogni caso, il tempo rimane un grande nemico: più rimarrà in sospeso la questione del ponte, più circostanze del genere rischieranno di ripetersi. Tanto più con il progetto, finanziato da fondi regionali, già pronto nel cassetto: un pacchetto che comprende la costruzione di un ponte ad arco in acciaio, insieme alla rottamazione della vecchia struttura e del guado. Il primo cittadino ha indicato la linea d’azione:«I nostri sforzi hanno subito un’ accelerazione. Abbiamo già provveduto a richiedere un incontro in Regione per discutere al più presto del progetto. A quel punto ci siederemo al tavolo e verificheremo le modalità con cui sarà possibile realizzarlo».